I Takoyaki (蛸焼き) sono delle polpettine di polpo (蛸, tako) fritte (焼く, yaku) tipiche della cucina di Osaka e sono uno dei più caratteristici snack giapponesi.
La loro origine risale al 1935 e viene attribuita ad un venditore ambulante di nome Tomekichi Endo e la loro diffusione è stata sempre più crescente nella regione del Kansai, fino a raggiungere quella del Kantō e altre zone del Giappone.
Il piatto da cui hanno probabilmente avuto origine è l’akashiyaki, delle sfere di pastella fatta con uova e polpo originarie della città di Akashi (dove sono chiamate semplicemente tamagoyaki, letteralmente “uova fritte”).
Queste particolari polpette sono composte da una farina di grano particolare, dalla quale si ricava una pastella che viene cotta in una speciale e caratteristica padella con degli stampi semi-sferici, all’interno dei quali viene poi messo un pezzo di polpo, assieme ad altri ingredienti quali cipollotto, tenkasu (letteralmente, lo scarto della tempura) e zenzero. La padella viene solitamente oliata con un panno prima dell’utilizzo e serve una certa abilità per riuscire a girare le polpette a metà cottura per fare in modo che entrambi i lati si cuociano bene e si vada a creare una crosta esterna che conservi l’interno morbido.