Il karaoke è un fenomeno culturale di origine nipponica che deve il suo nome all’unione del kanji di “vuoto”, kara (空), con la traslitterazione in Giapponese del termine “orchestra”, オーケストラ.
Benché i primi prodotti pensati per il karaoke furono brevettati in America, la prima vera macchina adibita a questa funzione venne creata da un batterista giapponese, Daisuke Inoue, che per questa invenzione non solo venne inserito nella lista dei cento asiatici più importanti del 1900, ma venne addirittura insignito del Premio Nobel per la pace nel 2004. Egli era solito suonare in un locale e proprio a lui spesso veniva richiesto dai clienti di suonare una base in modo che loro potessero cantare, o di fornire delle registrazioni di pezzi noti.
Il fenomeno del cantare quando si andava la sera per locali era già diffuso in Giappone dagli anni ’60-’70 e Daisuke ebbe l’illuminazione di creare un apparecchio che permettesse all’avventore di non dover richiedere una base ai musicisti. Malgrado il prezzo di utilizzo fosse inizialmente di 100 Yen (una spesa considerevole per l’epoca) l’idea ebbe molto successo e, nel corso degli anni, si è diffuso a macchia d’olio, inizialmente in tutto il continente asiatico, e poi oltre i suoi confini.
La versione più semplice di una macchina per karaoke è solitamente composta da un impianto stereo, dei microfoni, dei pulsanti che permettono all’utilizzatore di selezionare la traccia e uno schermo, dove viene proiettato il testo del brano scelto (spesso evidenziato con colori differenti o da una figura in movimento).
Ovviamente con l’avanzare del progresso tecnologico le varie macchine adibite al karaoke vennero migliorate, rese fruibili non solo nei locali come bar o discoteche, ma anche per l’uso domestico, sempre più arricchite di brani e generi musicali differenti, spaziando quindi da canzoni storiche, fino ad arrivare alle più famose sigle di serie anime o film.
Il termine è entrato ormai nel linguaggio comune tanto da venir associato sia alla semplice versione strumentale di un brano sia, erroneamente, a un video musicale provvisto di traccia vocale con testo a schermo.
Francesco M. “El” Fiore
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